IL PUNTO DELLA SETTIMANA #20

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IL PUNTO DELLA SETTIMANA #20

Scritto il 21/04/2024

Siamo nelle battute finali della Seconda Guerra Mondiale. I vincitori e i vinti sono già delineati e non resta che render conto delle proprie responsabilità politiche e morali, di quello che sul campo è accaduto, di quanto sangue sia stato versato, di quanta gloria sia poi sopraggiunta. E se ne sia valsa la pena. Ognuno per la sua strada, per il suo personale sentiero in quell’intreccio che è il campionato con tutte le sue variabili; e ognuno con se stesso, solamente con se stesso, di fronte all’onore e all’orrore dell’impegno portato a termine fino alla fine degli ultimi giorni. Chi esecutore come Hitler e consigliere come Goebbels, ma entrambi morti suicidi e artefici del loro nefasto destino; chi alleato come Mussolini e fedele come Ciano, ma entrambi morti fucilati e processati senza appello; chi resistente come De Gaulle, assolutista come Stalin e Churchill e Roosevelt. Per l’Opes è tempo di bilanci. La conferenza di Teheran è già avvenuta presso la sede centrale; il processo di Norimberga è praticamente già fissato e il destino pare scritto, sordo e silenzioso. Definitivo e atomico come lo scoppio delle ultime due giornate, delle ultime due bombe. E chi come Hiroshima e Nagasaki sarà raso al suolo, e chi scriverà la Storia.

SERIE A
Nel vertice più alto della piramide, il campionato ha preso una piega clamorosa, destinata ad essere distesa nelle ultime giornate. Il Rayo ci crede, ci ha creduto e ci crederà nella misura in cui vince contro l’Impero Daco con imbarazzante facilità e il merito di Bindi e Ionut Daniel (12-3). E nel recupero di qualche punto ai danni del Vendemmia, rallentato da Gozzi, uomo in missione e assoluto protagonista con sette reti nel totale 7-7. La distanza è minima e tanta la tensione: basta un errore e il romanzo rischia di capovolgersi clamorosamente. Svegliatosi e affidatosi ai colpi di Lomarini, il Poker Space vince nella fondamentale sfida contro i Gianduiotti e vede la spiaggia, quell’orizzonte che è la salvezza non così distante. Beve acqua, invece, e rischia l’Olmoponte sconfitto dal Papaya di Cusimano e Ristori, autori di un campionato oltre le righe.

SERIE B
Lo Schioppenaghen è ormai al termine di un’annata scoppiettante, condita dai colpi di un cannone che fa tanto puzzo e fumo, mietendo vittime: l’ultima è il Bagnoro, sconfitto 5-4 al termine di un match nervoso, ma bello, deciso da Del Gamba e Nencetti. All’appello decisivo, l’Irish vince contro lo Scarsenal e dà tutto quello che si potesse dare: Anselmi ne segna quattro e sacrifica un ginocchio, nell’attesa della risonanza; Tiezzi è coinvolto dai sentimenti, nell’emozione striscia e lascia la scia con la gestione paterna dei singoli. E la sensazione è che la salvezza sia stata raggiunta poi al Mc Donald’s, tra vantaggiose offerte e lo spirito di chi ha saputo soffrire, quindi vincere. Come se quel tavolo fosse lì, già pronto e settato con il GPS, destinato ad accogliere i racconti di una squadra dura a morire. Da Agushi passa la fortuna di un Vllaznia che è stato spettacolo tutto l’anno, e ha solamente sofferto la presenza di uno Skenderbeu più forte. Il Ponticino è risucchiato dalla coda della retrocessione e si giocherà tutto all’ultimo. In uniforme elegante lo Skenderbeu vince onorando il campionato dominato: Gjoka strapazza il Dante, che porta la solita firma di Giusti. Riperde l’Isola, e se ne approfitta il Textila che vuole salvarsi in tutti i modi. “Zac” si dimette e per il momento esce dai riflettori.

SERIE C1
È arrivato, eccome se è arrivato il Tanto un S’ariva che, una volta trovata la quadra, ha macinato punti e giocato divertendosi dietro la fantasia di Innocentini, autore di quattro reti contro gli Arroghandi (7-2). Sulla stessa scia s’innesta un meraviglioso C’era una volta, che vince anche contro il Bis-Easy e condisce di punti un girone di ritorno giocato a ritmi altissimi. Di Cambò la tripletta decisiva. Innocenti si gioca tutto con l’Orciolaia e il San Donato non va oltre il 3-3 che sa di condanna quasi matematica. Serve una svolta, e al più presto possibile. Alin e Galassi inguaiano il Tortajax e preparano la torta dello scudetto. Manca ormai poco al titolo del Giotto, meritato e segnato da zero sconfitte, segno di una evidente continuità e una resa di gioco costante. Il Dream Team, libero dalle pressioni di uno scudetto ormai scivolato via, è una gioia per gli occhi di Bubbico e chi lo vede. Contro il San Leo Caroti, pur nella sua lentezza ormai divenuta proverbiale, incanta ed è di bellezza rara, danzante come i suoi dribbling. Kuc salva più volte i suoi, e Caneschi non è da meno. Punticino stringato per Distillati e R.S.A, che non si fanno troppo male entrambe. Esposito e Giannini i mediatori.

SERIE C2
Con un pareggio felice, felicissimo i Red Demons vincono in anticipo il campionato festeggiando contro il Partizan Porcinai. Mantovani e Saputo s’iscrivono nel tabellino nella forma, ma nella sostanza merita un approfondimento il successo dei Diavoli, primi fin dall’inizio e forti di un gruppo scolpito e divertitosi di volta in volta. Come fosse l’ingrediente segreto di una ricetta che ha deliziato il palato degli spettatori. Quando Marius decide di giocare al pallone, gli Underdogs ne possono solo beneficiare. I Boss vengono stroncati dalla tripletta del fantasista e stentano, vedono il fondo e soffrono di vertigini in un momento in cui serve prontezza d’animo. Ser Occhini sfonda il bus dello Scrofiano e i Polletti trovano un punto giusto, equilibrato. Entrambe rimandano qualsiasi discorso alle prossime giornate, come non volessero farsi troppo del male cautamente. Magroni ha ancora tanto da dire e sale in cattedra contro il Team Broglio con una doppietta e una prestazione da leader. Non basta Daniele Riccardo. Ringhiano i Botoli e crollano gli Scarponi nel complessivo 11-2 che porta le firme di Tecchi e Simonetti. Tanti anche i gialli, testimonianza di antiche ferite mai del tutto cicatrizzate, e di una rivalità ancora presente. Perde la Cupola contro il Ciggiano di Leone e Vila: Sangiovanni ci prova ma la squadra soffre di continuità, e forse le aspettative erano più alte date le premesse della scorsa stagione.

SERIE D
Show di Temistocchi nell’ 11-4 del Panchester contro il Galasocaray. L’attaccante ne segna sette e fa segnare, traccia la via, guida i suoi e conduce al successo. Pareggio che profuma di tattica tra Herta Birrino e Sambuca, dove Buracci e Carboni sono i generali attendisti a confronto. Tanto Orlandi, troppa Fenice per il Venere crollato miseramente per 17-2 in una partita di resa assoluta. Come quella del Lino Banfield, distrutto dalle nove reti di un super Lischi che ora sfiora i vertici della classifica capocannonieri, mentre il BSI continua a macinare punti nel girone di ritorno. Il cuore il Boca ce lo mette sempre e a volte batte tanto da poter fermare tutto il resto, d’improvviso. O almeno l’Atletico Grillones rallentato sul più bello in un 2-2 carico di impegno e sacrificio, dove Mori ci mette faccia e mani al solito e Sorbini fa lo stesso. Angeli e Zurli i piedi. Tra gli inciampi delle ultime partite, Cacioli fa come Goku su Namecc e scende in campo per affrontare Freezer. L’Atalanda in qualche modo ci prova, ma il sayan ha gli occhi assatanati e una voglia matta di trasformarsi. E vincere. Serve solo un Crillin da sacrificare. Torna Indietro